mercoledì 15 aprile 2020

14-15 aprile 2020 - the answer is blowin in the wind

In questa sorta di 41bis ogni tanto ti è concesso prendere il tuo veicolo, ormai datato, per affrontare la 131 e recarti nel capoluogo. Lo smart working ti dà anche i suoi giorni concreti, non sempre e tutto è possibile on line.
Inutile dire che dai miei primi post la situazione è mutata, repentinamente. in città ormai sono tutto mascherinomuniti, giusto una ragazza col cane al guinzaglio ne pareva sprovista. Dal retrovisore ho visto, però, che ce l'aveva attaccata ad un'orecchia mentre nell'altra aveva il cellulare; una folata di vento rischiava di portargliela via e con un gesto repentino rischiava di far cadere il cellulare. I semafori stranamente sono veerdi e non ti consentono di scattare una foto in una atmosfera più ferragostana del dopo pranzo che di una mattinata primaverile. Alcuni signori di mezza età aspettano l'apertura della farmacia, altri hanno la busta del pane ben salda nella mano. Se ti è venuta voglia di un caffè, beh meglio non pensarci. Tutti i bar sono ovviamente chiusi. Leggevo che il TAR ha cassato l'ordinanza del sindaco di Cagliari che estendeva la chiusura anche ai distributori H24 automatici di bibite e merendine. Ha dovuto corregerla inserendo questa attività tra quelli da poter aprire purchè negli orari dei negozi.
L'Unione di oggi non pare d'accordo su quella bizzarra sparata riguardo le spiagge, giusto per salvare la stagione balneare (qui prodest?) scrivendo che "Box di plexiglass per salvare l'estate, no dei balneari", tant'è che, sottolinea, il presidente del SIB ha definito questa una ipotesi fantasiosa. Su altre questioni, quella ad esempio della ordinanza che prosegue nella chiusura delle librerie, in senso contrario rispetto al DPCM, non mi pare che questo giornale ne abbia parlato in negativo, ma neppure in positivo. La linea editoriale, dalla sua nascita, si sa, ha sempre seguito il vento dei governanti di turno, in realtà si è però trovata sempre a sostenere ... i poteri forti.
Dopo questa divagazione, che sarebbe assimilabile a una vox clamantis in deserto, proseguo la mia giornata sbrigando pratiche con un p.c. piuttosto sonnolento; l'antivirus lo imbriglia e forse sarà il caso di guardare qualche catalogo in rete per un nuovo acquisto. Intanto va.
Nel solito appuntamento delle 18 di ieri della ProCiv pare che la situazione, benchè sul discendere dei contagi non trova corrispondenza nel nord Italia dove i focolai, non si capisce bene perchè (ovviamente è una espressione retorica) non diminuiscono. In Sardegna le provincie di Oristano e Nuoro non registrano alcun contagio, mentre complessivamente nell'Isola son dieci. Nonostante questo il lockdown imposto è perfettamente in sintonia con quanto prescritto dalle regioni a trazione leghista. Alla faccia della autonomia di chi ci governa che insiste con l'autonomismo, a parole. Su questo ed altro credo che Emilio Lussu si stia rigirando sulla tomba tanti e tali sono gli abusi di questo termine. Intanto continua il numero dei decessi e anche ieri si sono registrate seicento vittime covid19, da noi cinque. Mi dico, quanto tempo dovrà passare prima che questo numero cali o si azzeri?
La risposta, diceva Bob Dylan, soffia nel vento.

Yes, 'n' how many deaths will it take till he knows
That too many people have died?
The answer, my friend, is blowin' in the wind,
The answer is blowin' in the wind.

(quanti morti ci vorranno perchè egli sappia
che troppe persone sono morte?
La risposta, amico mio, soffia nel vento
La risposta soffia nel vento)


Nessun commento:

Posta un commento