mercoledì 22 luglio 2020
21 e 22 luglio 2020 - immagini
Quando hai tempo in abbondanza, dopo tutto il tempo passato in lockdown, tanto più se sei in ferie, sollevato dagli incombenti del lavoro agile, le passeggiate di buon mattino ti aiutano ad riordinare le idee. Giusto stamattina passavo nelle stradine del mio paesello e ripassavo a mente le fotografie che, a suo tempo, avevamo fatto in associazione pro loco per allestire una mostra nella struttura di archeologia industriale, fabbrica di tegole e mattoni, in prossimità di una fontana, Funtana de Susu, che risale al periodo punico, appoggiata scavata nella parete calcarea. Ricordo che allora avevamo la necessità di reperire materiale dei primi del secolo, quello scorso dal 900 in poi e, vista la prossimità col ponte della vecchia ferrovia, dove alcune volte al mese vi passa il trenino verde, ci necessitavano diverse fotografie da organizzare per tematiche, fra cui quella del trenino, per noi Sa Caffetera, e alla fine da stampare in una dozzina di banner da appendere alle pareti della fabbrica, o forno. Una, in particolare, riguardava il viaggio in Sardegna di D.H.Lawrence secondo quanto descritto nel suo libro "Mare e Sardegna". Non che se lo meritasse perchè l'autore nel suo resoconto di viaggio bistrattava i miei paesani, descritti come sudici, non conoscendo che quei passeggeri prendevano il trenino per recarsi a lavoro verso le cave di argilla. Fra i vari cartelli di foto si potevano riconoscere portoni di vecchie case del paese, ormai distrutti così come gli archi che sostenevano i grossi portali. Una parte di questi sono stati riadattati o restaurati. Pochi ma ancora imponenti e massicci. Fino agli anni 80-90 era possibile vedere ancora questi archi e cancellate, gli ultimi rimasti, ed io pensando di conservarne quantomeno il ricordo li ho immortalati con una vecchia agfa e mandato a sviluppare il rullino. Alcune di quelle foto scansionate e messe nel pc sono state poi scelte per la mostra. Giusto questo pomeriggio, una coincidenza, i nuovi soci della associazione pro loco, in particolare una neoeletta al consiglio di amministrazione, mi scriveva su whatsapp di chi fosse il cancello in legno, un importante portale a due ante, ritratto in una delle fotografie che facevano parte della mostra; la prima in biancoe nero per sperimentare la presa o il successo fra i paesani. Ovviamente sapevo di cosa parlava e anche della sua domanda. Perché il portale non esiste più ed è stato sostituito con una cancellata a due ante, con ferri ondulati di colore grigio ed attualmente non ancora tinteggiato, dopo vent'anni. Il portone si trova, si trovava allora, fra la casa del suocero e quella di un altro signore che ha costruito la sua casa alla fine degli anni 90. Scrivo questo perchè, come diceva Confucio, ma ripreso da tanti altri che se la sono poi attribuita con piccole sfumature, "un'immagine vale più di mille parole". In questo caso questa immagine è tale da evocare, senza che si descriva o se ne parli, ricordi e sensazioni. In particolare quel portale era, ed è ancora, di accesso ad un ampio cortile che nel ventennio veniva utilizzato per il raduno del sabato visto che il proprietario, diremo quella famiglia, era possidente di terreni e molto vicina, per non dire organica, al regime fascista. Dunque il piazzale veniva utilizzato per parate, in tono minore, di cui conservo delle foto reperite dagli anziani del paese, una che ritrae i figli della lupa e balilla con sorelle mamme e zie in camicetta; ma anche per ascoltare la gara poetica, nel dopoguerra e fino agli ammi 50, perchè raccolta riservata e capace di dare una buona acustica. Potere di una fotografia! Di una immagine. Ovviamente tutte queste riflessioni si possono fare quando si ha tempo a disposizione e mente sgombra. Anche durante le passeggiate, nel silenzio del primo mattino, al fresco, lontano dalla calura di questo mese estivo, il cuore dell'estate. Il tempo libero è importante per fare cose piacevoli ed interessanti e riposare la mente. Non occorre essere ricchi, a cosa serve?! Non invidio i ricchi e facoltosi che non sanno manco quanto hanno nel conto bancario. A me basta poco. Come disse Fernando Pessoa "Guadagnare quanto necessario per il mangiare e il bere, un posto dove abitare, e un po' di spazio per il tempo libero per sognare, scrivere - dormire - che altro posso chiedere agli dèi o sperare dal destino?"
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