Solito tran tran. 7.30 timbrato a lavoro. A metà mattina il collega legge meglio il dpcm e l'ordinanza RAS. Chissà quanti andranno in quarantena. Non nasconde la preoccupazione. Mi vengono due colpetti di tosse. Una infreddatura curata male del mese scorso. Mi avrà contagiato qualcuno?
Di rientro a casa due cannelloni di ricotta al microonde. Poi musica. Social. Alle 16.30 mi viene in mente che devo giocare i numeri del Superenalotto per mamma. Sorpresa, in giro per via Is Mirrionis diverse persone di ogni età, non sembrano preoccupate. Rispetto a ieri più incontri di passanti con mascherina. Al rientro della giocata non ho potuto fare a meno di notare l"abituale avventore del bar sotto casa. Con la mascherina che sposta ogni pochi secondi per bere la sua birra portata fuori e che accompagna la sua fumata.
Ho sentito un amico. Dice tutto ok. Si parla dell'ordinanza RAS che costringerà forse la moglie di rientro da un convegno dalla penisola. Con lei pare ci siano tanti medici che, se in quarantena, domani non potranno garantire l'apertura di diversi reparti ospedalieri. Le norme, si sa, come ricordava Cicerone summum ius summa iniuria
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