lunedì 25 maggio 2020

24, 25 maggio 2020 - il gioco guardie e ladri

Dopo il giuoco dell'oca oggi parliamo del gioco a guardie e ladri (guards and thieves). Ovviamente visto il periodo pandemico e l'enorme giro di persone che, a vario titolo, non vanno a scuola o non lavorano li troviamo scatenati in ogni dove a passeggiare, prendere il sole e, di sera, a bere cocktail nelle movide cittadine. Quindi il gioco avrà una variante nominalistica in "Controllori e trasgressori". Potrebbe essere il gioco dei bambini di questa imminente estate; ma dicevo, anziché gioco per bambini potranno partecipare tutti, diciamo che i giovani sono i più quotati. Da un lato chi deve controllare in veste di "assistenti civici" dall'altra chi se ne frega delle regole del distanziamento e mascherina annessa. Vince chi vede più trasgressori o chi la fa franca?
Vediamo un po' le regole del gioco.
I giocatori di dividono in guardie (assistenti civili/controllori) e ladri ( trasgressori); la proporzione dovrebbe essere di una dozzina trasgressori per ogni controllore.
Prima che il gioco cominci, i trasgressori si sparpagliano lungo l’area di gioco e, se l’area di gioco lo consente, si nascondono. A questo punto si può andare al bar dell piazzetta oppure in gruppo al mare.
Al “VIA!” i controllori cominciano ad inseguire quelli che credono si stiano trasferendo in gruppo attaccati con l’obiettivo di toccarli o bloccarli per redarguirli.
Se un trasgressore viene toccato, la "guardia" che lo ha preso lo porta all’interno del cerchio; dovrà aspettare che un altro trasgressore amico lo liberi toccandolo.
Due o più ladri trasgressori possono prendersi per mano formando una catena: è sufficiente che uno di loro venga liberato perché tutti gli altri possano uscire dal cerchio.
In questo gioco, i trasgressori non possono vincere in alcun modo: solo i controllori se riescono ad imprigionare tutti i trasgressori, ottengono la vittoria. Per questa ragione, di solito, dopo qualche minuto si invertono i ruoli dei giocatori.
A parte questo quadretto ludico appena ho sentito la notizia, che dopo spiegherò, ho aguzzato le orecchie alla ricerca di capire in cosa consistesse questa nuova trovata governativa. Cioè siccome non siamo in grado di controllare i nostri istinti, parlo soprattutto dei giovani, meglio che ci sia lo Stato nel ruolo di gendarme a redarguirmi in ogni momento che si riterrà opportune intervenire: mancato distanziamento, nessuna mascherina, e nei casi più gravi schiamazzi.
Questo post parte appunto, dalla notizia con cui il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia e il presidente dell’Anci Antonio Decaro hanno annunciato che in settimana la Protezione Civile lancerà un bando per reclutare 60 mila volontari che i comuni italiani potranno utilizzare per far rispettare le norme sul distanziamento sociale
Questo fine settimana di riapertura dopo il lockdown è coinciso anche con tanti assembramenti in diverse città italiane. E proprio per evitare la movida incontrollata o il sovraffollamento nelle spiagge e nelle città d'arte, a quanto pare, verranno "arruolati" 60 mila "assistenti civici", che avranno il compito di vigilare sulla FaseDue. Verranno reclutati con un bando rivolto "a inoccupati, a chi non ha lavoro, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali". Questo è quello che di apprende nei media. Subito dopo la notizia si è scatenato l'inferno.
Il paradosso è che i contrari a questa squadra di volontari sono proprio coloro che tifano per le ronde padane o sono per l'uomo forte, o per il Capitano. Ultimamente in calo nei sondaggi, che invece vedrebbero meglio ronde anti immigrati o spacciatori. Io che non tifo per nessuno di questi penso che se fossimo nel caldo Ferragostano penserei a un colpo di sole. Invece a sentire certi commenti la ritengono cosa giusta. La domanda sorge spontanea: dopo due mesi di semilibertà ci manca solo che controllino pure cosa facciamo come se fossimo dei minus habens?
Sarà che un po' mi ricordano la compagnia barracellare anti abigeato e di controllo del territorio che di recente hanno comunque svolto un ruolo importante antincendio e anche nell'emergenza Covid19, ma in passato a sentire mio padre o gli anziani del paese fra questi c'erano pendagli da forca che taglieggiavano gli allevatori minacciando ritorsioni se non versavano derrate alimentari o animali da arrostire. Non vorrei davvero che qualcuno di questi volontari troppo zelante o calato nel ruolo ecceda nel suo compito, per questo ci bastano gli agenti che talvolta...
Ebbene sono contrario a milizie di parte di qualsiasi colore, anche se volontari col solo compito di dissuasori o deterrenti. Un pochino di libertà ce la meritiamo, in particolare in terra sarda dove anche oggi abbiamo segnato zero contagi e zero vittime. Non ho sentito ancora cosa ne pensa il governatore. Ma già immagino.
Per ora sta sfogliando la margherita: test per turisti o certificato di negatività. Taddannu sempri prus.




Nessun commento:

Posta un commento