sabato 18 luglio 2020

17 e 18 luglio 2020 - amo la pioggia

Amo la pioggia, lava via le memorie dai marciapiedi della vita (Woody Allen)
Dal primo pomeriggio il sole, a tratti, si è oscurato. Guardi l'app nel cellulare e ti indica che la pioggia potrebbe interessare la parte orientale sarda, le coste. Ascolti il tigì e ti notizia che c'è allerta gialla zona Flumendosa. Visto che ci sei vedi i cerchi e le ellissi delle isobare ma non pare interessino la tua zona, troppo interna e laterale. Che ci sia bassa pressione non ho dubbi. Mi sa, però, che non piove. Nel bel mezzo delle riflessioni meteorologiche ti ricordi che hai i finestrini della tua auto, parcheggiata nel cortile sotto l'albicocco coi finestrini aperti. Con uno scatto felino raggiungi l'abitacolo appena in tempo per chiuderli. Sembra stia arrivando un bel temporale annunciato da goccioloni di pioggia che quando toccano terra si formano queste macchie irregolari che sembrano facce strane alcune a forma di Sardegna. Tempo due minuti e il pavimento del cortile cambia di colore, uniforme. Guardi il cielo è i nuvoloni si sono allontanati. Quelli scuri. A noi per ora ci tocca ancora poco. Che si allontani? Se penso ai grappoli d'uva della spalliera in giardino a cui abbiamo dedicato cure e di recente ampi spruzzi di bordolese, perché la peste nera faceva apparizione la scorsa settimana, non vorrei che questa pioggia fosse malefica. Perché, si sa, poca pioggia "impesta" la vite.
Così, in questa giornata di luglio, con questi pensieri, iniziano le ferie, le mie, quelle estive. Quelle che finalmente arrivano così che abbia più tempo da dedicare a te ai tuoi interessi, al riposo. Vabbè, in questi mesi, dai primi di marzo tempo in più d'avanzo ne abbiamo avuto tutti. Per leggere, passeggiare, ascoltare musica, parlare e mangiare. Perché il lockdown nel bene e nel male a questo ci ha "costretti". Per chi ha avuto spazio per muoversi non è stata così terribile e opprimente come, credo, chi invece in città è stato in appartamenti di 50 mq con la famiglia, alle prese con la didattica a distanza o col lavoro agile. Magari con le tasche vuote. Per me no. In questo sono stato tra i fortunati.
Una prima parte di ferie intonse da fruire, le altre a fine agosto, diversi giorni purtroppo perduti nei fine settimana per le chiusure dell'ufficio. Ma non mi lamento, non potrei, in questo sono un privilegiato rispetto a chi aspetta ancora quote di cassa integrazione, o chi non ha diritto a nessun ammortizzatore sociale. A loro massima solidarietà. Questo covid19 ha devastato l'economia e temo che sarà un autunno caldo. D'altronde anche se l'opposizione strepita non credo che avrebbe avuto altre soluzioni o se ne avrà per superare questa crisi che ci porteremo per anni a venire.
Con queste tristi considerazioni, la pioggia le stimola, chiudo aderendo convinto all'aforisma che è stato l'incipit del post, mi sento di condividerne il senso, sarà che non amo particolarmente l'estate . Amo la pioggia, anche d'estate. E amo questo brano del compianto Ezio Bosso


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