"Era il 38 luglio e faceva molto caldo. Ed era scoppiata l'afa" questo è un estratto del brano "38 luglio" degli Squallor, del 1973, nello specifico la voce narrante di Alfredo Cerruti, produttore discografico e attore. Questo gruppo, attivo dal 1969, famoso per l'uso di testi satirici espliciti e pure grotteschi. Per anni si rincorrevano le voci di chi ne facesse parte. Oggi abbiamo il quadro praticamente completo dei componenti.
Ho scelto questo brano, con un incipit che sa di epico se non fantasticato, che un po'rivorda le scene di Sergio Leone, "Là dove finisce il fiume comincia il film. La storia tremenda di un elettrotecnico che seppe inventare la pila..." perché da ragazzino questo gruppo era in auge e mi fa ricordare tante storie e ovviamente di come ci su divertiva alla fine degli anni 70, con sale da ballo improvvisate e impianto stereo di fortuna. Ricordo che mio cugino aveva in macchina un autoradio stereo8 con cassette giganti, veri e propri contenitori di plastica chiamati cartucce con all'interno una bobina registrata, in confronto le musicassette erano minuscole, e fra queste "Troia" degli Squallor contenente il brano 38 luglio.
Considerato che oggi la colonnina di Mercurio segnala 41 gradi e che ho dovuto interrompere la passeggiata del pomeriggio per via dell'alfa terribile, appena di ritorno a casa ho ricercato in rete il brano. Siamo nell'epoca della musica liquida digitale per cui questo reperto stereo8 ricorda davvero qualcosa di arcaico e da archeologia industriale. Oggi in fase3 dove sembra, almeno da noi, che il covid19 stia allenando la presa possiamo anche rilassarci facendo un flashback su come eravamo, tempo permettendo, ma a ristoro possiamo anche idratarsi con bibite fresche.
Ieri mentre rientravo dal capoluogo isolano verso le 23 ho pensato che un sacco di gente, vista la calura del giorno, abbia preferito viaggiare la sera perché davvero è stata una giornata difficile per la temperatura. Oggi ancora più alta. Prima di partire mi sono fermato in piazza San Domenico, nel quartiere Villanova, e non si muoveva una foglia degli alberi della piazzetta. Ho notato che i distanziamento erano rispettati e che per la maggior parte, in particolare i passanti, indossavano la mascherina. Speriamo davvero di ritornare alla normalità e che un eventuale ritorno ci trovi preparati e più tranquilli. Sulla calura di questo periodo noto che ha obnubilato la testa del noto tenore e cantante pop italiano, non vedente, visto che secondo alcune sue dichiarazioni avrebbe sostanzialmente sostenuto le tesi dei negazionisti sul covid19, a quanto pare si è affrettato a rettificate dicendo (classica ciambella di salvataggio) che era stato frainteso. Certo la frase preferita non è per nulla apprezzabile, 《«umiliato e offeso (durante il lockdown) per la privazione della libertà di uscire di casa senza aver commesso un crimine». Se si pensa che abita a Forte dei Marmi in una villa dentro 140 ettari, con vigne e bosco, pensare ad un privazione di libertà farebbe girare i cabasisi a chiunque, maggiormente a chi vive in città in condominio. Totò avrebbe detto "ma mi facci il piacere"
Questi sono tempi difficili per chi riveste una immagine pubblica per cui ciò che dice viene rimbalzato nei social con la velocità della luce. Apprezzo la sua retromarcia. Continuo però a non apprezzarlo musicalmente. Si sa, de gustibus non disputandum est. Ascolto diversi generi musicali ma, non se ne abbia a male, le romanze, cantate da lui, non mi piacciono.
A si biri
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