Disclaimer

Disclaimer
“CoronDiario” è un blog personale e non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.

Verranno cancellati i commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy

Cookie Policy
Comunico ai lettori che questo blog utilizza cookie. Se si prosegue nella lettura senza disattivarli dal proprio browser o cliccando “ok” dal banner inserita dalla piattaforma di Blogger equivale ad acconsentire al loro utilizzo. Per maggiori informazioni consultare l'apposita pagina "Disclaimer, Privacy & Cookie”, oppure clicca “ulteriori informazioni” dal banner di Google.

mercoledì 5 agosto 2020

4,5 agosto 2020 - explosion

Se pensi che il coronavirus sia il male per eccellenza capace di mettere in ginocchio un Paese forse non hai fatto i conti con tutta una serie di bombe ad orologeria capaci di devastare l'ambiente e renderlo invivibile per decenni, o per secoli. Penso alle porcherie e veleni che la bestia umana è capace di spargere nel terreno investendo falde acquifere quindi la vita. Chi fa queste cose è ispirato da un Dio, il denaro, il profitto. Fosse anche a costo di avvelenare casa sua la sua terra e tale da coinvolgere anche i propri cari per gli effetti devastanti sulla salute. Niente, questi delinquenti non cambiamo. E non c'è solo la Terra dei fuochi, ma anche gli incendi sono tali da distruggere tutto ciò che trovano nella loro strada. Poi però la natura riesce più rigogliosa e ci tenta nuovamente. Con i veleni no. Eppure l'uomo è talmente bestia e dissennato da arrivare a stoccare quantità enormi di acidi ed elementi altamente esplosivi senza che possa però essere un problema da risolvere subito senza che arrivi la catastrofe la tragedia la strage. Così accade che una città bellissima come Beirut accolga fra le sue mura, in particolare nel suo porto, 2.750 tonnellate di nitrato d'ammonio. Dopo accade l'inevitabile. Una esplosione capace di togliere la casa a trecentomila persone e cancellare la storia di quei luoghi. Non capisco davvero come si possa accettare di vivere seduti su una pentola a pressione senza preoccuparsi delle conseguenze che verosimilmente possono verificarsi. Poi accade. Succede che migliaia di persone rimangano ferite e centinaia muoiano. Fatalità? Calcolo utilitaristico? Imprudenza? Lasciamo questi argomenti ai campioni di dietrologia e complottarda. Il risultato è che il Libano oggi è in ginocchio, già attraversato da una tremenda crisi economica, che deve fare i conti coi nemici vicini di casa sionisti, alle prese col covid19, ieri come se non bastasse quella terribile esplosione, che rischia di annientare qualsiasi velleità di un futuro migliore e positivo. Per colpa di chi? Poco importa se si trovano i responsabili che per incuria non hanno fatto nulla perché quella sostanza restasse concentrata li nel porto. Il danno è fatto. Massima solidarietà per questo popolo in una Regione che non conosce pace.


Nessun commento:

Posta un commento