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lunedì 6 luglio 2020

5 e 6 luglio 2020 - per un pugno di ... note

E chi se lo scorda quel fischio di Alessandro Alessandroni nelle musiche del grande Morricone. In "Per un pugno di dollari" ti entra nelle orecchie e prosegue nella tua testa anche dopo i titoli di coda. Questo era Ennio Morricone. Associava sequenze sguardo sensazioni alla musica. Quando sentivi un pezzo vedevi subito la faccia di Clint Eastwood, col sigaro spento in bocca, o lo sguardo di Claudia Cardinale, o quello di Robert De Niro. Perché Morricone è anche questo, cinema e musica inestricabile ed inscindibile. Cinquecento e più colonne sonore mai banali, studiate nei minimi particolari perché era un perfezionista ma anche sperimentatore. Per no dire di cosa è stato per la musica anche d'autore italiana.
Se ne va, pacato, senza disturbare, come ha scritto nel suo necrologio, superata la novantina. A lui saremo sempre grati per la colonna sonora di momenti anche importanti della nostra vita. Per me è il ricordo dell'infanzia quando si andava al cinema parrocchiale con i bollini del catechismo, una visione di un film ogni 5, dove al buio fischiettando ti immedesimavi nel personaggio western all'italiana dell'altro genio Sergio Leone. Poi si cresce di film sono altri, ma lui è sempre pronto a stupirti con note che ti emozionano come in C'era una volta l'America. E potrei andare all'infinito ricordando le serate invernali quando si guardava la tivu con repliche di film dove le musiche erano sempre due, di Morricone. Ed ora dopo quest'ingombrante lascito emozionale ci lascia alle nostre giornate ormai rituali, con tanta voglia di evadere da questo asfittico periodo pandemico, ma prima di chiudere i lascito con una citazione di Per Un Pugno di Dollari, alla musica pensateci su.
《Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto»
Morricone, che la terra ti sia lieve.




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