Guardare dalla finestra quella fitta nebbia che ricopre il capoluogo non è una nota positiva. Poco male, tanto, devo andare in ufficio. Sono le 7, la radiosveglia gracchia le notizie del gierre. La Cina ha superato il punto critico e la curva di contagio scende. Da noi no. Si sale. Sarà un periodo difficile. In Europa i governi si muovono in ordine sparso. Chissà come l'avrebbe pensata Spinelli. 7.45: Monte Urpinu, silenzio surreale rotto solo dal motore di una macchina che passa. Una. Si sentono pure i passi veloci di due corridori uno di seguito all'altro che si apprestano a salire viale Europa. Una signora parla col suo cane a guinzaglio, beata lei che può circolare.
12.00: Passeggiata nel perimetro della scuola. Ora d'aria, cioè 10 minuti. Come ieri.
A casa. Finalmente, pranzo. Alla radio Un giorno da pecora, con Gepi Cucciari. Relax. Nessun rumore di macchine. Cinguettii. Un suono quasi dimenticato sommerso dal rumore dei motori.
Oggi sarà dedicato all'ascolto di Le Orme. Album che avevo dimenticato. Notevoli.
Stasera chissà meglio stare a casa.
h 16.38, non si sente volare una mosca.
Leggevo in rete che i britannici agiranno in modo diverso dall'italia. Il primo ministro Boris Johnson e i suoi consiglieri medici dicono che l'epidemia non si può contenere, e quindi è inutile prendere misure drastiche. La vita va avanti, non chiuderanno le scuole. Insomma si sceglie la tecnica dell'immunità di gregge. Ne riparleremo fra qualche giorno. Intanto stiamo facendo la vita del sorcio.
Ore 18. Il punto della protezione civile in streaming che ci dice come la maggioranza dei decessi riguarda gli over 80.
Lo so si nasce e si muore, ma grande è la tristezza; solidarietà per i loro cari.
Bene, le 18.40 l'ora giusta per fare la spesa. Supermercato dietro l'angolo. L'autocertificazione lasciata a casa. Rischio?!Non più di 5/6 persone dentro, venti minuti di fila. Qualcuno con la mascherina. Io con la kefia, black. Fa caldo. Mi dicono di entrare. Mi dirigo zona pane e salumi. Spianatine, prosciutto, caffè solubile (più pratico), latte, arance, biscotti. Faccio un po' di fretta per consentire a chi sta fuori in fila di entrare prima. Ma si, nutella e vino. E chi se ne frega. Di nuovo a casa. Lavato accuratamente le mani.
Cena. Musica: Le Orme. Mi sono organizzato in Play list Lucio Battisti. L'ho trascurato per anni volutamente. In particolare gli ultimi suoi dischi, senza rime, va ascoltato più volte. Non so se resisterò. I suoi arrangiamenti però interessanti. La sposa occidentale, parole di Panella, Synth pop, risente delle sonorità del periodo.
E anche oggi è andata.
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domenica 15 marzo 2020
13 marzo 2020 - fare la spesa
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