Se penso a tutte quelle volte che per spostarsi da casa e raggiungere un negozio, ufficio o casa di amici, diffronte all'alternativa tra andarci a piedi o usare il veicolo la scelta cadeva spesso per la seconda. E ora. Siamo al paradosso! Vorremmo essere al posto dei nostri amici a quattro zampe dei vicini che ci infastidivano nella calura estiva coi loro versi latrati se non ululati, alla luna o alla loro fiamma. Già perché oggi il nostro vicino canemunito ha un vantaggio: è fra coloro che hanno "l'autorizzazione" a farsi due passi per consentire le deiezioni quotidiane dell'animale, suo amico. Gli altri, chi come me non ne possiede uno, può giusto farsi due passi per sgranchirsi le gambe col pericolo costante di essere esposto al contagio, se non, di fronte ad un agente troppo zelante, ad una sanzione.
Noi dunque ci troviamo in quella situazione descritta dai C.S.I. nel brano "In viaggio" di Ko de mondo
(...) Consumano la terra in percorsi obbligati i cani alla catena / Disposti a decollarsi per un passo inerte più in là (...)
Davvero disposti ad andare " più in là" anche per poco ma l'importante uscire. Invece devi stare in casa. Un "must" che ormai in pochi giorni è divenuto un modus vivendi di oltre tre miliardi e mezzo nel pianeta.
Per fortuna, si fa per dire, a scoraggiare queste nostre velleità ci si è messo pure il tempo che di primaverile ha davvero poco. Ieri 26 marzo, nel centro nord della Sardegna, in diverse località, nevicava. Da me soffiava per tutta la giornata una tramontana che in paese chiamano "araxi" o "bentu austesu", con rade soffiate di fiocchi di nevischio mentre stamane piove. Questa perturbazione ci accompagnerà per tutto il fine settimana. Allora, allegri, niente pulsioni di uscite fuorilegge. Si resta a casa, mentre il picco infettivo non si vede e le notozie dei positivi aumenta, in particolare fra chi sta nelle strutture che sarebbero dovute esserec"protette". Così non è stato. Di oggi la notizia che l'AOU di Sassari è stata commissariata. Tralascio qualsiasi commento sulle responsabilità della nostra classe dirigente regionale, sarebbe come ... sparare sulla crocerossa.
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