Mentre esplode la primavera coi suoi colori, la luce, i profumi, io e immagino anche voi, siamo bloccati in casa.
Molte sono le canzoni, le poesie, le musiche dedicate alla primavera, che noi chiamiamo "beranu".
Antonio Vivaldi con l'opera di musica classica "Le quattro stagioni".
Nel panorama musicale beat anni '60 italiano mi sovviene Il Primo Giorno di Primavera, brano del 1969 dei Dik Dik, che cantano le pene d'amore di un ragazzo a primavera.
"È il primo giorno di primavera/Ma per me è solo il giorno/ Che ho perso te/Qui in mezzo al traffico /C'è un pezzetto di verde/Ed io mi chiedo perché /Mentre nasce una primula / Sto morendo per te".
Alla primavera dedicano un intero album i Talk Talk, The Colour of Spring, terzo album del gruppo musicale britannico pubblicato nel 1986.
Fra i libri che ho letto, voglio ricordare "Primavera di bellezza" di Beppe Fenoglio e "Aspetta primavera, Bandini" di John Fante
Il poeta Pablo Neruda scriveva:
"Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno la primavera"
Mentre Fabrizio De André ci lascia questi profondi versi:
"Primavera non bussa lei entra sicura /Come il fumo lei penetra in ogni fessura /Ha le labbra di carne I capelli di grano /Che paura, che voglia che ti prenda per mano. Che paura, che voglia che ti porti lontano". Da "Un Chimico", tratto dal concept album "Non al denaro, non all'amore né al cielo" ispirato ad alcune poesie tratte dall'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Master, con l'ausilio della ormai famosa tradutrice della Beat Generation Fernanda Pivano.
Alla primavera (in sardo "Beranu") dedica una poesia Peppino Mereu, fra i poeti più importanti sardi di fine ottocento; ricorda che finalmente i pastori ritornano al paese dopo la transumanza invernale.
"Dogni ann’in beranu
ti mudas, ricca d’ervas e fiores,
dae su campidanu
torrant in sin’a tie sos pastores,
tando ses fittianu
dulche nidu de festas e amores,
e tue, gentile, ispricas
su gosu tou in cantos e musìcas
Ite fest’ite briu!
Ses dae sa bassura imbidiada;
sos caldos de s’istiu
Cagliari fuit, un’iscampagnada
si faghet a su riu
Pitzirimasa, inue sa cascada
dulchement’in sos graves
crastos, falat cun murmuros suaves.
(A Tonara)
Mentre si ricorda la primavera il bollettino della Protezione Civile ci aggiorna i dati. 47021 i positivi a livello nazionale. In Sardegna siamo a 293 contagi di cui 216 solo nella provincia di Sassari per il 70% personale ospedaliero.
A questo proposito mi chiedo se, al di la dei proclami e prescrizioni, l'assessore della sanità della RAS si stia interrogando sulle responsabilità.
Dunque buona primavera.
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