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giovedì 19 marzo 2020

19 marzo 2020 - Esodo

La notizia del giorno? Nel campionato mondiale della pandemia: Cina 1 - Coronavirus 0. La Cina batte la pandemia; non si è registrato alcun nuovo caso neppure a Hubei. Con i contagi a zero Wuhan, la città focolaio del nuovo coronavirus, allenta la quarantena nelle aree a "infezione zero".
Dunque ce la possiamo fare.
Non vorrei essere nei panni di quegli idioti e sciacalli (che non cambieranno mai) che hanno sporcato l'etere con considerazioni sui cinesi che, bollare come razziste, non inquadra l'immensità della loro stupidità. Sui media abbiamo visto anche chi ricopre cariche istituzionali indicando i cinesi come quel popolo di divoratori di topi vivi, ergo non si meravigliava dello scoppio del Covid19 proprio lì, in Cina. A poco rileva se si sia, poi, scusato. Questo lo qualifica per sempre, come i suoi sostenitori, per quello che è.
Detto questo noi siamo ancora sotto la melma, a fil di naso, sperando, come in quella barzelletta, che "non faccia l'onda". Intanto chiusi in casa bravi ed ubbidienti. La Cina ce l'ha insegnato, si può fare, si deve fare.
Possiamo starcene sul divano, comodi, tranquilli a dar fondo alla nostra libreria, magari con un sottofondo musicale, a leggere ciò che la mancanza di tempo o voglia per anni ci ha impedito di assaporare e di divorare, uno ad uno libri, giornali inserti et similia. Oppure con gli ebook. In rete li trovi a vagonate e pure gratis. Questo periodo non va visto in negativo.
Non lasciamoci andare. Anche se l'abbiamo paragonato ad una guerra è chiaro che la guerra è ben altro. Altro che quarantena o coprifuoco che ancora in troppi non vogliono rispettare. In guerra si muore per poco, bombe, incendi, devastazioni, privazioni della libertà, carestie, stupri, torture, controlli, stato di polizia e check point. Chi scappa dalla guerra, in particolare, lo sa. Si scappa da Africa, Asia e Medio Oriente. Lo sa con grandi sofferenze che non può andare, oggi, da nessuna parte. Sa che in Europa è sempre più forte quel pensiero che vorrebbe blindarne i confini, per non far entrare nessuno di loro, nella Fortress Europe. A questo proposito illuminante è Esodo, il libro di Domenico Quirico che un paio d'anni fa ho avuto il piacere di sentire a Gavoi, nel Festival letterario Isola Delle Storie.
Mentre tu che te ne puoi stare nel tuo divano, comodamente a casa, in attesa della fine del lockdown, per rompere la catena dei contagi. Ma ti senti un recluso!. Dunque vorresti uscire senza un valido motivo mettendo a repentaglio la vita degli altri. Magari sei lo stesso/a che non ha lesinato sforzi per vomitare l'odio (in rete o nelle manifestazioni) contro chi scappa e vuole protezione. O magari sei fra quelli incoscienti che per molto meno sono scappati dalla "zona rossa" prendendo l'ultimo treno o aereo utile per andare nella tua seconda casa, magari in riva al mare o in montagna, fregandotene dei rischi di contagio.
Gli altri, quelli, quelli che detesti, che scappano dalle guerre hanno perso tutto. Gli resta solo la vita.
Spero che il Covid19 ti abbia insegnato qualcosa.
Consoliamoci pensando che lo spaziotempo in cui dobbiamo "soffrire" è breve. A presto liberi, per ora #iorestoacasa.


Citazione presa in prestito da libro Di Quirico, Esodo:
"Siamo a una grande sera del mondo; si tratta di sapere se domani ci sveglieremo. Non abbiamo che una risorsa: sappiamo, noi, di che cosa è fatta la notte. (H. Barbusse, Risveglio)



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