Anzitutto approfitterò della riapertura del "Giardino Sonoro" di Pinuccio Sciola a San Sperate nella cintura di Cagliari. Lo scorso 22 marzo è stato riaperto e osserverà l'apertura al pubblico, su prenotazione, nei giorni venerdì sabato e domenica ore 10-19.
Di cosa si tratta? Pinuccio Sciola è stato uno scultore ed artista sardo.
Dal sito dell'artista www.psmuseum.it si legge che
《Giuseppe Sciola, noto Pinuccio, nasce a San Sperate(SU) in Sardegna nel 1942 in una famiglia di contadini. Frequenta “l’Università della Natura”, come lui stesso sosteneva con orgoglio, dalla quale riceve la più completa e approfondita delle formazioni. Inizia a scolpire fin dalla più tenera età e nel 1959 partecipa, come autodidatta, alla I Mostra d’arti figurative per gli studenti di ogni ordine e grado nel circolo de La Rinascente a Cagliari, aggiudicandosi una borsa di studio che gli permette di frequentare il Liceo Artistico di Cagliari, grazie all’Opera Prima, denominata successivamente Pietrino. Conseguito il diploma di maturità artistica, partecipa a numerose mostre collettive e non, frequenta il Magistero d’Arte di Porta Romana di Firenze e l’Accademia Internazionale di Salisburgo dove ha l’opportunità di seguire i corsi di Minguzzi, Kokoschka,Wotruba, Vedova e Marcuse. Durante i suoi numerosi viaggi di studio per l’Europa entra in contatto con diverse personalità artistiche come Giacomo Manzù, Aligi Sassu e Henry Moore.
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La sua ricerca artistica apre, per il mondo dell’arte, agli inizi degli anni ’90, uno scenario nuovo ed inaspettato quando svela al mondo la magia del suono della pietra, una materia dura e statica, non più rilegata ad una sola funzionalità visiva e tattile, ma alla quale ha permesso di essere osservata attraverso un terzo senso: l’udito. Nascono le Pietre Sonore, suonate per la prima volta, nel 1996, dal percussionista Pierre Favre al Festival Time in Jazz di Berchidda, in Sardegna.
La pietra con Sciola è elastica, sonora e trasparente, un’immaterialità che, fisicamente, costituisce il dna timbrico della sua voce. Sono sculture che riprendono le forme del megalitismo sardo ma, se osservate da vicino parlano un linguaggio moderno, attraverso linee che si incrociano simmetricamente, forme geometriche, delicati ed eleganti segmenti e forme astratte che giocano con il rapporto arte e natura, forma e contenuto, idea e materia.》
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Pinuccio Sciola muore il 13 maggio 2016. Il suo amato paese, San Sperate, si veste di bianco, lenzuola e drappi appesi alle finestre e balconi, per ricordare quella rivoluzione artistica che ha trasformato il paese in un paese museo, iniziando proprio dai muri candidi delle abitazioni.》
Il Giardino Sonoro è un museo a cielo aperto, è il luogo utilizzato da Pinuccio Sciola fin dagli anni ’60 come laboratorio, creando un’identità in pieno connubio con la natura sino a renderlo sito espositivo agli inizi del ventesimo secolo.
Nel sito vengono riportate alcune frasi di Pinuccio dove è racchiusa tutta la forza della sua arte.
Le mie sculture per ora sono qui, nei luoghi in cui le ho piantate
perché mettessero radici e tornassero a vivere.
Un giorno che non conosco, spero tornino all’Universo che le ha generate
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Altra incursione che spero di poter fare, visto che me lo sono ri-proposto per anni senza potervi partecipare è andare a Berchidda (SS) al Festival Time in Jazz . Pochi giorni fa, al Tg ho sentito le dichiarazioni di Paolo Fresu, ideatore e direttore dello stesso, che, nonostante molti Festival quest'anno avranno una pausa forzata dal covid19, la 33 edizione di Time In Jazz
si farà a metà agosto nel rispetto delle regole e delle misure anticontagio. Il titolo dato al Festival sarà “Anima • Ànemos”. Di svolgerà a Berchidda nel suo paese natale Fresu e negli altri centri del nord Sardegna che aderiscono al suo circuito. Nel programma importanti artisti del panorama nazionale ma del calibro Internazionale, come Rita Marcotulli (con Ares Tavolazzi al contrabbasso e Israel Varela alla batteria), Cristina Zavalloni col quartetto, il gruppo Voodoo Sound Club di Guglielmo Pagnozzi con Roy Paci, lo stesso Paolo Fresu alla testa del Devil Quartet, (con Bebo Ferra alla chitarra, Paolino Dalla Porta al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria), oltre a Fabio Concato con il trio di Paolo Di Sabatino ad affiancare il cantautore milanese: tutti di scena sul “palco centrale” del festival, quello allestito nella Piazza del Popolo a Berchidda. Per la canzone d’autore nostrana, Daniele Silvestri. Ovviamente questo programma può essere aggiornato anche per via delle problematiche legate al periodo covid19.
Pinuccio Sciola