Disclaimer

Disclaimer
“CoronDiario” è un blog personale e non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.

Verranno cancellati i commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy

Cookie Policy
Comunico ai lettori che questo blog utilizza cookie. Se si prosegue nella lettura senza disattivarli dal proprio browser o cliccando “ok” dal banner inserita dalla piattaforma di Blogger equivale ad acconsentire al loro utilizzo. Per maggiori informazioni consultare l'apposita pagina "Disclaimer, Privacy & Cookie”, oppure clicca “ulteriori informazioni” dal banner di Google.

venerdì 29 maggio 2020

28-29 maggio 2020 - lo stolto guarda il dito

Pensavo che ci fossero patenti per condurre veicoli a motore o natanti o simili. O patentini per caldaisti o tecnici industriali, chessò il cqc ed altre qualifiche. In tempo di covid19 spunta la patente di immunità per condurci verso luoghi altri o altri luoghi. Detto così niente di strano. Il governatore della Sardegna dopo ordinanze, anzi si anzi no, questo o quello, ma noi siamo autonomi, anzi ci pensi il governo, tutti liberi anzi no, col suo degno compare assessore alla sanità irrompe nella stagnante situazione italiana, fra tutti ancora frastornati da didattica a distanza, riaperture di coiffeurs, bar, ristoranti negozzi etc., autocertificazioni da dimenticare, con che cosa? col solito refrain. La nostra Isola da una settimana è covid-free quindi i turisti, fra cui si annoverano, immagino, sardi con famiglie al seguito, prima del loro arrivo in Sardegna devono dotarsi del patentino di sanità. Anche su questo da ricordare che il governatore sardo nei suoi ondivaghi ragionamenti pensava ad una autocertificazione, anzi no. Per farsi perdonare, io credo, dj tutto questo suo nulla foderato di niente ha rispolverato un rigurgito di orgoglio autonomista per cui su questa questione, il patentino salute, ha sollevato un polverone, in limba si dice "unu cuaddu de prùinu (un cavallo di polvere). Per cui, in sintesi, ha fatto il giro dei media dicendo che per entrare in Sardegna dopo il 3 giugno ci vorrà il "passaporto sanitario", per cui istituzionalizza la richiesta dei test sierologici per i turisti in arrivo nella imminente stagione estiva. Di contro, piuttosto piccato, il sindaco di Milano chiede che anche i lombardi possano viaggiare liberamente in tutto il territorio nazionale dato che il famoso rapporto RT è prossimo ad una situazione più tranquilla circa il contagio. Quindi, in replica al governatore sardoleghista se ne sortisce con la frase "C'è chi chiede il test, me ne ricorderò quando dovrò fare il weekend fuori". Questa provocazione è rimbalzata subito sulle tv, per cui la Sicilia con la Sardegna, regioni hanno chiesto il patentino, sono l'obiettivo principale della invettiva lombarda. il governatore sardo ha già pensato a rivolgersi alla Conferenza Stato Regione in programmazione per oggi 29 maggio, ma resta chiaro che la parola finale spetta al governo. La risposta sulla frase del sindaco Sala ovviamente non si è fatta attendere dal governatore sardo che con una frase poco conciliante ha replicato "Sala in materia di coronavirus dovrebbe usare la decenza del silenzio, dopo i suoi famigerati aperitivi pubblici in piena epidemia. Nessuno ha chiesto improbabili patenti di immunità, ma un semplice certificato di negatività". Dunque sono volati gli stracci, i media nazionali hanno colto l'occasione per montare il caso e gonfiare la notizia. La cosa sconcertante è che nei social anche chi osteggiava il governatore e la sua giunta, in salsa sarda leghista, me li ritrovo ora a tifare per lui perchè finalmente qualcuno si indigna contro questi nordici. Incredibile cosa è in grado di fare il lockdown, ottunde il cervello e recluta sempre più persone nel carro degli smemorati. Ma tant'è. Il governatore seguita sul filo della ospitalità e si rincresce che "Sala abbia innescato una polemica inutile". Intanto il caso si sgonfia, il campionato di calcio è alle porte perchè a quanto pare ricomincerà il 20 maggio, con un calendario fitto di incontri bisettimanali, pertanto immagino che di questo casus belli non se ne parli più.
Per ora, a quanto pare, il Popolo ha avuto soddisfazione, poco importa se sul versante sanità trasporti istruzione et similia la nostra Regione segni il passo e la giunta leghista sia davvero in basso nei sondaggi, non a caso il grande capo nazionale della lega si è premurato di inviare in Sardegna il suo Commissario Zoffili. A quanto pare questa marcatura stretta è per rimettere le cose in sesto e riprendere quota, lui dice "per far ripartire la Sardegna" e "al lavoro per far riartire in sicurezza tutta l'isola", sconfessando di fatto il governatore il quale invece per mesi rassicurava gli isolani che era tutto ok. Che dire dietro a questo chiacchericcio, scambi di battute, fra il governatore e il sindaco milanese, ribadisco che sono davvero rimasto meravigliato dei feedback positivi per questa sortita in favore dei sardi e della loro salute. E' proprio vero che come dice quel proverbio cinese, "Il saggio indica la luna e lo stolto guarda il dito". Di punto un bianco scoppiata la polemica ci si scorda delle regalie di questa giunta alla sanità privata, al Mater Olbia, alla composizione del comitato scientifico fra soci dei loro soci, per non parlare della quesione ancora irrisolta sul prezzo del latte che, secondo il fedele di Alberto da Giussano, baciatore di icone sacre, nonchè ras nazionale della Lega, si sarebbe dovuta risolvere entro 48 ore con il prezzo del latte portato oltre un euro al litro. Il ras dopo l'elezione del suo prode scudiero per i pastori con il decreto sicurezza bis, sono fioccate  denunce riguardo ai blocchi stradali e sversamento di ettolitri di latte sull'asfalto. Tanto i voti li aveva presi con le promesse da marinaio.
Non so se dobbiamo farcene una ragione ma i mezzi di distrazione di massa, come in questo caso, funzionano. Innescata la polemica ci si concentra su questa e il cervello va in walkabout, cioè la memoria svanisce. Io resto sempre dell'idea che, se la giunta precedente aveva deluso, questi sono davvero il peggio, anche se al peggio non c'è mai fine. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni. Il 3 giugno è vicino e fino ad allora immagino ci saranno più focolai di polemiche che di coronavirus. Non so cosa sia meglio. Per quanto mi riguarda, come diceva il mio vicino di casa, che ha ripreso a coltivare i suoi hobby, sto lontano dai social, se non con qualche incursione veloce, per dare più spazio alla meditazione, al pensiero, al recupero della memoria storica e al riordino delle idee. Quando ci ricapiterà nella nostra vita un altro periodo utile per poter leggere finalmente libri interessanti o ascoltare la tua musica prefeerita. Ovviamente non me ne vogliano coloro che in questi mesi  hanno avuto dei decessi fra i loro cari, in particolare fra coloro avanti negli anni, a cui va la mia solidarietà.



Nessun commento:

Posta un commento