Si potrà andare al bar o ristorante, tagliarsi i capelli, portarsi nelle seconde de case, mentre per i viaggi fuori regione dovremo aspettare al e giugno. Tutto questo ed altro dopo l'apparizione di Conte venerdì sera che, come al solito, ha scatenato il polverone in rete fra le opposte tifoserie. Occasione ghiotta per i 60 milioni d'italiani che dopo essersi cimentati nella virologi allenatori di calcio ed altro da venerdì anche presidenti del consiglio.
Per quanto mi riguarda non lancio.urla di gioia perché, senza averlo mai nascosto, non mi fido del governatore sardo e del suo entourage che vorrebbero l'Isola Covid Free, forti del fatto che in Sardegna l'indice Rt è il più basso del Paese, con tre Regioni "osservate speciali".
Non mi fido perché non mi risulta che siano stati fatti tamponi a sufficienza tali e tanti da poter stimare una statistica attendibile. Facendo un po' di dietrologia mi verrebbe in mente che non sono stati fatti apposta per non alzare l'asticella del contagio ufficiale. Penso invece che obtorto collo l'immunità di gregge da noi stia funzionando o l'abbiamo subito. Per questo non dico di andarci cauti ma il problema del contagio di ritorno è sempre dietro l'angolo se non imminente. Per ora, abbiamo aspettato quasi due giorni, dal governatore non è ancora arrivata l'ordinanza o le precauzioni da tenere in questa cosiddetta Fase Due.
Lasciate queste pseudo paranoie, dettate forse dal periodo e frutto di notizie sedimentate ed affastellate dall'inizio della pandemia che hanno detto tutto e il suo contrario, riprendiamo una vita almeno che possa somigliare al normale; riemergendo alla luce come quei detenuti in isolamento privati delle più elementari attività, che vengono abbagliati dal sole. Già vi vedo scatenati in giro riprendervi il tempo perduto, che però non può tornare. Occhio, diceva Don Milani, fate i bravi se potete. Il virus è li che ci osserva come quei marziani che vi tengono d'occhio come in quei film avveniristici. Non pensiate che le immagini nei navigli milanesi siano dimenticate, d'accordo che sono state anche esagerate e distorte dai gendarmi internetiani che ci vogliono chiusi in casa, però occhio perché in Sardegna si dice di chi ritorna alla libertà esagera in tutto, "parinti canis scapaus de cadena" , sembrano cani liberati dalla catena. Personalmente non credo che andrò subito al bar o chissà quali desideri, a me basta andare a trovare amici che non vedo da mesi per via del lockdown, per il resto c'e tempo, compreso andare al Poetto, il bel tempo da noi c'è quasi tutto l'anno. Concludo, last but no least, con il motivetto in testa da alcuni giorni di Lucio Battisti, Si Viaggiare, come un buon auspicio della mobilità "quasi libera" ritrovata, speriamo per molto e di non incappare in quella porcheria di ritorno, ci tengo alla mia salute.
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