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lunedì 13 aprile 2020

12,13 aprile 2020 - scirocco

Nel suo sito Francesco Guccini, sulla presentazione dei brani dell'album Madame Bovary, ci dice che «Scirocco» - È un vento che si fa sentire raramente a Bologna, un vento caldo e strano che quando soffia la fa apparire diversa, surrèale. La storia d'amore che, non si conclude è un episodio incorniciato da questo vento insolito, come insolita è la struttura musicale, la milonga che è una parente del tango.
Il senso del brano è, per me, già interamente racchiuso nella prima strofa di Scirocco", il primo che apre l'album:
"Ricordi le strade erano piene di quel lucido scirocco / Che trasforma la realtà abusata e la rende irreale / Sembravano alzarsi le torri in un largo gesto barocco".
Ebbene, oggi, Lunedì dell'Angelo, pasquetta, tradizionalmente dedicato alle gite fuori porta, con grigliate e picnic, oggi niente di tutto questo
Oggi soffia nella nostra Isola lo scirocco, da noi chiamato bentu 'e soli che da millenni modella morfologia e flora rendendo certi paesaggi davvero unici, già da mezza mattinata tende a rinforzarsi. Questo scirocco se in genere ti innervosisce, in particolare perché in estate accentua la calura,  oggi ti fa sorridere se pensi che avrebbe potuto rovinarti la scampagnata se, sottolineo, ci fossimo recati a festeggiare la pasquetta, in spiaggia o in montagna.
I tiggì nazionali, così come i locali, non fanno che confermare che gli italiani, forse per via delle sanzioni previste per chi vìola il lockdown, meno per senso di responsabilità, sono rimasti a casa. Oggi come ieri a Pasqua. Non credo che la pandemia abbia mutato la testa e l'inclinazione di molti italiani. Vero è che sta affiorando maggior propensione al volontariato ma, credo, quello zoccolo duro di cretini è duro da scalfire. Se penso che ci sono già in Italia, per ora, 20.000 morti, sebbene il picco ridiscenda con la conseguente diminuzione di decessi, anche in questi due giorni di festa dobbiamo registrare che sono state comminate 14.000 sanzioni con addirittura situazioni che hanno dell'incredibile; ci notiziano, di quel gruppo di idioti che sono stati bloccati dall'elicottero delle forze dell'ordine mentre nel tetto del palazzo condominiale arrostivano carne a suon di musica melodica (gli avrei sanzionati anche solo per questo).
Il DPCM ci condanna ancora a due settimane di chiusura. Come se non fosse nell'aria e non ci avessimo pensato già da tempo in occasione della quotidiana conferenza stampa della ProCiv, dove si auspicava da parte dei rapprese dell'ISS un allungamento dei tempi delle misure di restrizione.
Intanto in Sardegna i contagi restano bassi e da ieri non si registrano decessi per covid19. Per me che abito sotto una collina, immerso nel verde, con piante intorno, aria pulita e possibilità di muovermi e sgranchirmi le gambe, tutto sommato non va male. Se penso però a chi vive in città, in un condominio senza giardino, magari in un quinto piano, o in un sottopiano di 40 metri quadri, credo che queste settimane sono e saranno terribili. Per questi davvero non mi sento di biasimarli, se vengono pizzicati un poco più lontano da casa mentre si sgranchiscono, per questi auspico maggior clemenza da parte degli agenti.
Detto questo, torno alla lettura di un buon libro. Immagino anche voi. Il tempo c'è. Restiamo in casa. Chessaramai.


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