In questo fine settimana, orfani dell'appuntamento quotidiano di Borrelli su rainews24, che procederà invece con cadenza bisettimanale (lunedì e giovedì), non ci sono novità degne di nota. I contagi nell'isola sono piuttosto ridotti, da due giorni i decessi per fortuna si sono bloccati. Al Nord Italia ancora instabile la discesa. Nella noia da weekend non ci resta che sfogliare i quotidiani, seppur virtualmente, in rete. La notizia che tiene banco oggi, ma credo anche nei prossimi giorni, è l'impossibilità di far sciogliere il voto al santo guerriero Efis del capoluogo sardo, che già, si tramanda, liberò Cagliari dalla peste nel 1652. In un post del 5 aprile ho descritto per sommi capi cosa significhi la festa di sant Efisio nella giornata del primo maggio, che si sovrappone alla festa dei lavoratori. Ebbene quest'anno non ci sarà. Il voto verrà sciolto ma non nel consueto bagno di folla, gruppi folk, kermesse di colori dei petali di rosa sparsi nella strade dove la statua del santo guerriero passa trasportato da un giogo di buoi. Non sarà possibile perché tutte le feste sono stoppate dal lockdown. Nella intervista rilasciata all'Unione il quarantesettenne sindaco di Cagliari ci notizia che il primo maggio ci sarà l'insediamento dell'Alter Nos e poi una messa. A settembre una grande festa. Non so con quale certezza possa dirlo considerando che lui è un talebano del lockdown e che si è distinto per quei terribili manifesti. Dunque Sant Efis verrà trasportato, a quanto pare con un mezzo militare, verso la chiesetta di Pula per far rientro in città il 3 maggio. Non è dato sapere se il santo dovrà dotarsi di autocertificazione o salvacondotto.
Per quanto mi riguarda, non me ne vogliano i suoi fedeli, la festa di sant'Efisio mi ha lasciato sempre tiepidino. Considerando che cade il giorno della festa del lavoro, che questo rito è uguale a se stesso da sempre, non mi entusiasma, ho sempre cercato alternative in altri luoghi che, invece, festeggiavano la festa dei lavoratori. In realtà gli appuntamenti festaioli sono stati sempre pochi e in località lontane da casa per cui nonostante ci fossero gruppi musicali o interessanti obtorto collo restavo nel mio paesino onorando l'ozio e il riposo fine a se stesso, in compagnia della tivù che dal pomeriggio a tarda sera trasmette il consueto concertone del 1° Maggio. Ogni anno mi sono ripromesso di fare il biglietto aereo in tempo per andare a Roma al concertone, ma credo che, visto gli anni che galoppano, resterà fra i desiderata inesauditi. Quest'anno poi meglio non pensarci
Intanto anche questa domenica se ne sta andando ed io registro un tempo inclemente con un cielo plumbeo che ci accompagna dalla mattina nonostante siamo nell'Isola del sole e del mare. Ora pioviggina e non si può uscire per un giro intorno a casa bemmeno nel giardino. Avessi un cane mi sarei sentito obbligato a varcare la soglia. La scusa del tempo inclemente mi fa convinto che è una giornata normale. Invece. Meglio un po' di musica ed un libro. Rigorosamente in pantofole.
Consiglio i Thievery Corporation in sottofondo, lounge e downtempo di qualità.
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Passo e chiudo. See you.
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